BOTERO Via Crucis – dal 23 novembre 2023 al 4 febbraio 2024

Pubblicato il
26 Settembre 2023
Categoria
Archivio eventi, Mostre

SABATO e DOMENICA sono disponibili delle visite guidate su aggregazione (fino ad esaurimento posti)

sabato 27 ore 15.00 e 16.30

domenica 28 ore 11.00 e 16.00

sabato 3 febbraio, ore 11.00, 15.00, 17.30 

domenica 4 febbraio, ore 15.00, 16.30


(durata circa 60 minuti)

Il prezzo della visita guidata è di 6 euro a persona, oltre al biglietto della mostra. 
La visita è pagabile direttamente in loco. 
Per maggiori informazioni: 3407704222 o info@mostrabotero.it

La prima mostra postuma di uno degli artisti contemporanei più amati dal pubblico, una collezione che suona oggi come un vero e proprio testamento spirituale.

Fernando Botero è uno dei grandi maestri della contemporaneità: pittore, scultore e disegnatore. Il suo stile inconfondibile lo ha collocato di diritto tra i più importanti artisti che portano avanti la tradizione pittorica nel XX e XXI secolo.

A ventiquattro anni Botero dipinge una natura morta con mandolino. In quell’occasione, per la prima volta, l’artista colombiano enfatizza uno degli elementi ritratti aumentandone le dimensioni come mai si era visto prima. Passa poco tempo perché lo stesso trattamento venga applicato anche ai corpi umani, oltre che agli oggetti, creando uno stile che è divenuto un vero e proprio marchio di fabbrica. Botero non dipinge corpi grassi ma, come lui stesso dichiara, dipinge volumi.

Da allora Botero costruisce mondi sensuali, popolati di personaggi ricchi di un piacere immenso e felice, attraverso quell’abbondanza tranquilla e suntuosa delle forme che trova la sua maturità verso la fine degli anni ‘70. Il suo lavoro si pone nel solco della grande tradizione pittorica occidentale, attraverso omaggi, reinvenzioni, citazioni ma anche nell’approccio formale e nelle tematiche. Tra i riferimenti che Botero interpreta in modo amplificativo – mai semplicemente imitativo – le opere di Paolo Uccello, Peter Paul Rubens, Diego Velázquez, Paul Cézanne e Pablo Picasso.

Botero è fondamentalmente un artista che pensa attraverso la pittura. Esistono molteplici livelli di lettura e interpretazione della sua opera. Questo aspetto del suo lavoro ricompare nella serie della Via Crucis, sessanta opere tra oli e disegni preparatori che mettono a nudo e svelano uno degli aspetti più intimi e privati del Maestro: il suo rapporto con l’eterno e la religione.

Via Crucis. La Passione di Cristo è un ciclo di opere realizzate da Fernando Botero tra il 2010 e il 2011. Nella serie, composta da 27 olii e 33 opere su carta, emerge la tematica religiosa, molto importante per il pittore. Tematica tra l’altro vicina al maestro sin dalla sua prima infanzia trascorsa in quella Colombia così ricca di immagini devozionali – tanto nell’ambito pubblico che in quello privato – e pratiche religiose profondamente radicate nella cultura e nell’iconografia.

I colori e le forme morbide – al tempo stesso tanto concrete – tipici dell’opera di Botero vengono però in questa serie attraversate da uno sconvolgimento in cui dolore e tragedia si mescolano, esaltando il linguaggio figurativo che caratterizza l’artista colombiano.

Queste opere,nelle quali il dramma fa la propria incursione, sono un’evoluzione ed un arricchimento del corpus di Botero. Il tono ironico che permea di solito le sue opere viene qui sostituito da quello della pietas per portare il visitatore a riflettere sulla poesia, il dramma e la potenza rappresentati della Passione di Cristo.

Questa mostra è arrivata al cuore di Medellín, città natale di Botero, durante la settimana di Pasqua del 2012, per i festeggiamenti per gli ottant’anni di vita dell’artista. In quell’occasione il pittore ha deciso di donare la serie al Museo di Antioquia che oggi la presenta per la prima volta postuma alla recentissima morte del Maestro.

La mostra prodotta da Next Exhibition, in collaborazione con Associazione Culturale Dreams, con curatela di Glocal Project e ONO arte, è anche un’occasione per mettere in dialogo due importanti sedi museali internazionali: il Museo di Antioquia – da cui proviene la collezione – e il Museo della Permanente, da sempre snodo culturale unico nel suo genere, punto d’incontro prediletto da artisti, mercanti e uomini di cultura.

Orari:

La mostra sarà aperta tutti i giorni:

– dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18

– sabato dalle 10 alle 20

– domenica dalle 10 alle 18

Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.

Aperture e chiusure straordinarie:

24 dicembre: 10.00-14.00

25 dicembre: chiuso

31 dicembre 10.00-14.00

1 gennaio 2024: chiuso

Biglietti:

Prevendita su Ticket One-> acquista qui il biglietto della mostra

E’ possibile acquistare il biglietto della mostra presso la biglietteria del museo.

Dal lunedì al venerdì: 

abbonamento musei Lombardia (Per i possessori di Abbonamento Musei Lombardia tariffa speciale acquistabile solo in biglietteria): 10,50 €

Sabato, domenica e festivi:  

abbonamento musei lombardia (Per i possessori di Abbonamento Musei Lombardia tariffa speciale acquistabile solo in biglietteria): 12,50 €

Riduzioni: studenti under 26, over 65, under 12, disabili previa presentazione certificato, CRAL e partner, forze dell’ordine, guide turistiche, soci FAI

Ridotto gruppi/cral (minimo 15 persone e massimo 25 persone): 9,70 euro on-line; 8,50 euro box office. 

Ridotto scuole (minimo 15 alunni): 9,70 euro on-line; 8,50 euro box office.

Per prenotazioni gruppi e scuole, scrivere a gruppiescuole@tosc.it oppure chiamare al numero 02 33020033

Open (visitare la mostra in un giorno di apertura, senza decidere la data precisa al momento dell’acquisto; ideale nel caso si regali il biglietto per la mostra): 20,70 euro on-line; 19,50 euro box office.

Gratuità:

under 6

accompagnatori di disabili (se previsto da certificato)

docenti accompagnatori di scolaresche (una gratuità ogni 15 alunni paganti)

Per maggiori informazioni sulla mostra, scrivere all’indirizzo e-mail info@mostrabotero.it

INFOLINE: 3407704222

Info:

Tutte le informazioni sulla mostra sul: sito www.mostrabotero.it

Immagine:

© Jesús y la multitud, 2010, Museo de Antioquia, Medellín