Persichelli Edy

Ingranaggi Della Vita
Olio su Tela

Biografia

Vive e opera a Milano dal 1977, dopo aver trascorso l’adolescenza e parte delle sua vita a Roma. Nel suo percorso di maturazione artistica ha vissuto numerose esperienze di approfondimento e di viaggio in Italia e all’estero. A partire dagli anni ’90, si applica ad approfondire le tecniche dell’incisione, con particolare impegno nella xilografia, senza trascurare la punta secca, l’acquaforte e l’acquatinta. Ha frequentato diversi corsi di perfezionamento e ha conseguito il diploma della Scuola degli Artefici dell’Accademia di Brera. Nel 2000, ha partecipato a un workshop estivo sulle tecniche incisorie dell’Accademia Italo-Svedese nell’isola di Oeland, in Svezia. La produzione grafica di Edy Persichelli è caratterizzata da una predilezione per i grandi formati di stampa e da una ricerca di astrazione oppure di espressione, stilizzazione e dinamicità delle figure che, partendo da una visione onirica della realtà, tende a rappresentare sentimenti e sensazioni che vanno oltre l’apparenza. Le sue opere rivelano talvolta influssi di tipo futurista, espressionista e cubista, per approdare ad uno stile figurativo personale, unito alla produzione di opere astratte e di pura composizione cromatica. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, si è cimentata nella realizzazione di installazioni e opere materiche con l’uso di materiali diversi. Con opere di questo tipo ha partecipato alle edizioni del 1999 e del 2000 della rassegna MINIARTEXIL a Como.
Inoltre dal 2006 ad oggi partecipa regolarmente a tutte le manifestazioni di ARTE DA MANGIARE di Milano e dal 2007 partecipa alle manifestazioni di NATURART di Bertonico (Lodi), con installazioni artistiche di varie tematiche e vari materiali (catalogo).
E’ membro della Società Per Le Belle Arti Ed Esposizione Permanente di Milano.
E’ inserita nei volumi III (1998-2000), IV (2001-2004) e V (2004-2007) del “Repertorio degli Incisori Italiani del Gabinetto Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo (Ravenna) e nell’Annuario dell’Associazione Nazionale degli Incisori Italiani di Vigonza (Padova).
Edy Persichelli ha esposto in oltre cinquanta mostre personali e collettive in diverse regioni d’Italia. Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e premi e sono presenti in raccolte e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Edy Persichelli “Un incisore parla del suo lavoro” – 1990

La prima volta che ho avuto in mano una matrice, la mia prima è stata di legno, ho realizzato un’incisione a rilievo con segni molto espressionisti e astratti. Mi sono appassionata e divertita perché il legno è una materia viva e calda che mi piace molto. Ma la sorpresa più grande è stata la stampa, con l’alternarsi degli spazi bianchi degli scavi di quelli neri e colorati delle parti in rilievo, che mi hanno dato una grande emozione nel vedere la resa dei segni sulla carta. Poi, ho inciso su lastre di zinco e di rame con la tecnica della puntasecca, un’incisione immediata e con segni più forti e più leggeri e, in seguito, ho sperimentato l’acquaforte e l’acquatinta, con la forza e il gioco degli acidi. Anche in questo caso grandi sorprese, scoprendo la leggerezza o la profondità del segno a seconda della durata della morsura. Proseguendo nel mio lavoro di approfondimento e ricerca di sempre nuove tecniche incisorie, continuo a sperimentare l’effetto di trattamenti diversi e di aggiunte materiche di vario tipo alle matrici metalliche. Contemporaneamente, ho iniziato anche a inventare e sperimentare nuove tecniche di stampa. In particolare, amo l’uso di fondi colorati, le stampe multiple sul medesimo foglio, le stampe a colori multipli sia con più matrici che con inchiostrazione diretta di una matrice con colori diversi e così via. Le mie stampe sono quasi sempre di grandi dimensioni, stampo direttamente e prediligo il formato di cm 70×50, producendo molto spesso monotipi e stampe multiple in serie estremamente limitate. In definitiva, posso affermare che il lavoro materico dell’incisione delle matrici, con la creazione di veri e propri bassorilievi nel caso della xilografia, rappresenta per me l’aspetto di maggiore forza e soddisfazione, che si completa poi con l’effetto finale nella stampa.

Testi critici

“Basterebbe il curriculum di Edy Persichelli per farci intendere con quanta passione e nel medesimo tempo con quanta professionalità ella si sia dedicata all’arte, variandone le tecniche e le formule espressive, ma rimanendo sempre se stessa. Se ne coglie subito la fisionomia legata al fantastico e insieme, potremmo dire, al fantasioso; ella inventa paesaggi, vedute, gruppi di figure, dimostrando una libertà creativa di seducente brillantezza, ma insieme una cultura storica puntigliosa. Usiamo la parola “storica” riferendoci alla produzione che sta alle sue spalle nell’immediato, e nel contempo alle remote matrici di cui è improntata, appunto, la sua fantasia. Ella sa di essere vitalmente nel suo tempo – non per niente raffigura anche grattacieli, giocando sulla loro ritmicità nell’accostamento delle immagini -; ma si compiace, proprio perché sfrutta combinazioni compositive di libera indipendenza, di rivisitare una – definiamola così – presunta preistoria; i grattacieli fiancheggiano le caverne, le culture rupestri si immedesimano nelle moderne consuetudini sportive; o, per meglio dire, le attività attuali, sia fisiche sia di pensiero, tendono a riconoscersi in formule primitive.
Poiché tutto quanto veniamo sottolineando si appoggia a un’esperienza culturale e manuale di forte significato e grande qualità, abbiamo la testimonianza di un assorbimento della situazione moderna dell’arte, nutrita da Picasso in poi da un intellettuale primitivismo, e nel contempo di una fresca personale inventiva, non asservita ai modelli ispiratori. É questo, peraltro, che sempre ci convince e ci conquista nella creatività artistica: di inserirsi nel nostro orizzonte culturale, che ci insegna una comprensione approfondita delle formule e degli stilemi, e tuttavia di sorprenderci nell’irripetibile novità espressiva”.

Rossana Bossaglia – 2005

Edy Persichelli di Portorecanati abbraccia a trecentosessanta gradi l’esistenzialità dell’arte. Le sue opere prendono vita da diverse tecniche e dalla loro sovrapposizione, una ricetta che fa sorprendentemente prendere forma a tematiche mai esaurite e che attendono una risposta nuova che non è mai quella definitiva, dalla quale comunque non si sottrae.
Giuseppe Sciacca “SIGNUM 4” – Troina (En), 2005

“….Con una dote spiccata per la xilografia che la ha premiata, nel corso dell’ultima Biennale internazionale delle incisioni, con un secondo posto nel settore della xilografia, Edy Persichelli presenta una personale dal titolo dichiaratamente declinato al femminile: Sensazioni, sogni e trasfigurazioni….. Nelle opere di grafica esposte a San Donato l’artista mette tutto il suo animo tormentato da sentimenti contrastanti: niente di meglio del segno duro e definitivo dell’incisione, che aggredisce la materia, per manifestare sensazioni e soprattutto trasfigurazioni che strizzano l’occhio al mondo onirico.
Caratterizzato da una predilezione per i grandi formati di stampa, il lavoro della Persichelli si caratterizza per una decisa ricerca di espressione, stilizzazione e dinamicità delle figure: le sue xilografie appaiono come quadri in movimento, anche grazie alle grandi dimensioni che permettono la cura di ogni dettaglio e particolare. Da sempre attenta alla grafica e al disegno più che alla pittura, Edy Persichelli ritrova nell’asprezza della xilografia lo strumento più idoneo per esprimere i moti contrastanti della sua complessa espressività”

Francesca Amé “Il Cittadino” – San Donato Milanese (Mi) 2005

“Il segno si snoda con una linea che oltrepassa il ritmo, i toni contrastati per essere l’ultimo dominio della sensazione fantastica. Una realtà, in effetti non apparente, che diventa profezia onirica, gioco ludico che trasfigura, ma non travisa la vita stessa. Fin dai primi approcci artistici Edy Persichelli dimostra di essere dotata del dono di saper disegnare, non a caso alcune opere del primo periodo ricordano frammenti di Picasso, tuttavia già sovrapposti in un’inventiva dinamica che non concede dubbi o esitazioni, ma gioca nell’immediato la sua pulsante espressività. Tutto sembra frutto instintivo, ma di fatto ci sono voluti anni di impegno, di applicazione per perfezionarsi nelle tecniche grafiche dell’incisione. Le lastre incise sempre con nuove ricerche, le stampe che si sovrappongono alla fine portano l’artista ad una visione unica nella sua originalità, che staccandosi dagli schemi precedenti approda ad un’astrazione personalissima. Le sue incisioni non sono lavori che si duplicano, ma opere uniche riprese manualmente con la sovrapposizione di colori e la sperimentazione ardita di sempre nuove tecniche. Il risultato è un insieme palpitante e vivo, un esempio raro, lontano dalla freddezza della ricerca grafica ed estetica che tanto ha ossessionato l’arte moderna, a volte troppo afflitta dalle ragioni dell’intelletto e dell’ego.
Queste forme si intrecciano ineusaribili con un equilibrio che allo sguardo sembra nascere instintivamente. Invece in questo gioco di figure che evocano i drammi di tutti i giorni, dai volti di donne, alle danze tribali, alla città urbana, scaturisce solidamente la consapevolezza di un’arte, che non si compiace in virtuosismi, ma libera la sua potenzialità in quanto parte integrante del mondo.”

Sandra Marzorati – Milano 2009



Contatti

Persichelli Edy
P.le Segrino 5, 20159 Milano
Tel. +393335222973
Mail edypersichelli@yahoo.com


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